METODI della Globalità dei Linguaggi
(metodo Stefania Guerra Lisi, dal 1970)

Percorsi, modalita’ e stili operativi, strategie e tattiche. Nella conoscenza, pensiero metaforico e schemi immaginativi: ‘pensiero del corpo’, complementare e alternativo al pensiero razionale dei concetti lineari e dei percorsi logici; in tante situazioni l’unico per comunicare. ‘Dar senso ai comportamenti insensati’ : il progetto-metodo-obiettivo di ricerca-azione più tipico della GdL , che implica la fede nei potenziali umani e l’impiego di tutte le risorse di comunicazione ed espressione. Formazione-terapia collettiva e integrata: strategia che fa emergere i potenziali comuni, valorizza l’energia del gruppo, realizza già di per sé l’integrazione. Mettersi in gioco, in un corpo a corpo, è necessario per stabilire una comunicazione paritaria in qualunque condizione: primo passo nel prendersi cura di una persona. Uno stile ludico, giocoso: gioia di vivere, ottimismo fondato sulla fede nei potenziali umani, valorizzazione anche estetica di tutte le diversità, compiacimento della crescita comune nell’integrazione. La ‘risoterapia’ è una componente naturale della GdL. Portare la gioia nel mondo della scuola e dell’handicap è una rivoluzione che la GdL opera e propone a tutti. Tattiche operative comuni per la formazione e l’integrazione: favole psico-corporee e drammatizzazione di miti, fiabe, racconti, temi; psicodramma; giochi psico-sensomotori, di manipolazione e pedipolazione con tutte le materie; giochi simbolici; percorsi interdisciplinari.
‘Il Progetto Persona’ , centrale nella GdL come disciplina: in qualunque progetto educativo-terapeutico assume la globalità della persona e organizza l’intera gestione della cura in tutta l’estensione del quotidiano. Le sue fasi sono: osservazione dei comportamenti psicosensomotori; individuazione della Persona nella sua globalità; programmazione per uno sviluppo-riattivazione della personalità; verifica del percorso.